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Lanciatore Ariane 6

Ariane 6 è un lanciatore sviluppato da ArianeGroup, sotto l’autorità dell’Agenzia Spaziale Europea il cui lancio inaugurale, previsto per il 2020, slitta al 2022 anche a causa dei ritardi nello sviluppo a seguito della pandemia di coronavirus.

Quando lo sviluppo verrà completato, sarà il vettore più recente della famiglia di lanciatori Ariane.

Gli stati partecipanti sono: Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia e Svizzera.

L’Ariane 6 è uno dei principali lanciatori europei per giungere in orbita geostazionaria o in orbita terrestre bassa.

Sono state costruite due versioni del razzo: il modello “64”, con una maggiore potenza, quattro booster laterali a propellente solido e con un peso totale di circa 860 tonnellate, e il modello “62”, molto più leggero (circa 530 tonnellate), minor potenza e soli due booster laterali.

In questo modo l’Ariane 6 potrà essere utilizzato per un’ampia varietà di missioni e soddisfare molteplici richieste.

Le componenti propulsive di Ariane 6 sono:

  • i booster a propellente solido, 2 P120C per la versione A62 e 4 per la versione A64. I P120C saranno in comune con il vettore leggero Vega C.
  • lo stadio principale a combustibile criogenico (idrogeno e ossigeno liquidi) con un propulsore Vulcain 2 di Ariane 5;
  • lo stadio superiore a combustibile criogenico (idrogeno e ossigeno liquidi) con un propulsore Vinci utilizzabile più volte rispetto all’HM-7B di Ariane 5 ECA, che è utilizzabile una sola volta.

Il tipico profilo di missione dell’Ariane 6 è suddiviso in tre fasi distinte:

Fase di ascesa

Quando al decollo il Vulcain 2.1 viene acceso, i computer di bordo controllano lo stato del propulsore e autorizzano il decollo accendendo i due (o quattro) booster solidi.

La separazione dei razzi a propellente solido è attivata non appena il loro combustibile viene esaurito e la copertura del payload viene rilasciata approssimativamente un minuto dopo, quando il flusso aerotermico diventa sufficientemente basso, in modo da non danneggiare il carico utile.

Lo spegnimento del Vulcain 2.1 con la separazione del primo stadio segna la fine della prima fase.

Fase dello stadio superiore

Lo stadio superiore (ULPM) è accendibile diverse volte, offrendo una grande flessibilità e permettendo la possibilità di posizionare carichi utili su orbite differenti in caso di un lancio condiviso. Questa fase consiste tipicamente in una, due o più accensioni per raggiungere l’orbita obiettivo, dipendentemente dall’altitudine, eccentricità e inclinazione.

Per orbite equatoriali molto ellittiche, come GTO, avviene una singola spinta (profilo diretto)

Per orbite circolari, molto inclinate o GTO+ si usa una prima accensione per raggiungere un’orbita intermedia quindi, in seguito a una fase di coast la cui durata dipende dall’orbita obiettivo, si esegue una seconda accensione del Vinci per raggiungere l’orbita finale.

In caso di lanci con payload multipli possono essere effettuate diverse accensioni e spegnimenti del propulsore per garantire il raggiungimento di tutte le orbite prefisse dalla missione, anche se con diverse eccentricità e inclinazioni.

In seguito il carico utile viene separato.

Deorbitazione dello stadio superiore

Dopo la separazione del carico utile e in seguito a un tempo necessario per garantire una distanza di sicurezza tra lo stadio superiore e il carico pagante, lo stadio superiore tipicamente viene deorbitato oppure condotto verso un’orbita cimitero. Quest’ultima manovra può essere effettuata tramite i propulsori dell’ACS o in alcuni casi direttamente tramite il propulsore principale.

Ariane 6

Cover drain

Housing seals

Main housing

Shaft and Blisk

Shaft and Blisk

Shaft driven

Shaft driven

Support bearing

Staffa

Staffa 2

Ariane 6

Cover drain

Housing seals

Main housing

Shaft and Blisk

Shaft and Blisk

Shaft driven

Shaft driven

Support bearing

Staffa

Staffa 2

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